Editoriale

di Enrico Colle e Maria Concetta Di Natale

Gli articoli del numero di dicembre 2021 di OADI – Rivista coprono un arco temporale che va dal XV secolo al Novecento, tra ori, argenti, vetri, smalti, medaglie, etc. Paola Venturelli approfondisce il rapporto tra Leonardo da Vinci e l’arte vetraria, seguendone gli spostamenti tra Venezia e Milano, grazie ad un’accurata disamina delle fonti sull’artista. Ancora con Leonardo ha a che fare l’articolo di Dominique Charles Fuchs, che studia il rapporto tra il genio vinciano, Niccolò Silva e la decorazione di alcune armature custodite al Museo Stibbert di Firenze. I gioielli nelle opere del Tintoretto sono oggetto di studio nell’articolo di Bianca Cappello, che li contestualizza con l’oreficeria dell’epoca. Maria Concetta Di Natale aggiorna la figura di Giacomo Pasturi, argentiere catanese attivo nella seconda metà del Cinquecento, partendo dall’analisi della sua unica opera ad oggi conosciuta, la cassa reliquiaria dei santi Vito, Modesto e Crescenzia nella chiesa madre di Regalbuto. Traendo spunto da alcuni recenti ritrovamenti documentari, Giuseppe Giugno prende in esame la realizzazione del «monte del Glorioso San Michele Arcangelo nostro Protettore d’Argento» nella chiesa madre di Santa Maria La Nova a Caltanissetta. Anita Paolicchi aggiorna la lettura di alcuni punzoni presenti su un nucleo di oreficerie veneziane nel Museo Nazionale di Arte della Romania. Elisa Zucchini studia le medaglie dedicate a primedonne eseguite a Firenze nella prima metà del Settecento, che riflettono il ruolo cruciale del mecenatismo artistico e musicale del Gran Principe Ferdinando di Cosimo III de’Medici e della sua corte. Simona Rinaldi pubblica la documentazione finora inedita relativa ai restauri condotti dal bergamasco Giuseppe Steffanoni sui dipinti dei Fratelli Mora, famosi produttori di mobili e arredi in stile medievale e rinascimentale. Daniele Galleni, infine, studia la decorazione del teatro della Nuova Borsa di Genova, realizzata da Adolfo Coppedè tra il 1909 e il 1912, un importante episodio per lo sviluppo di un linguaggio ornamentale moderno. Completano il numero due interessanti recensioni di Lucia Ajello sulla mostra “Oltre una sorte avversa”, attualmente in corso presso Palazzo Dosi a Rieti e sul volume di Carolina Naya Franco “Un Álbum Inédito de dibujos de joyas en La Biblioteca De Archeologia E Storia Dell’arte De Roma (Ca. 1680-1820)”. Ringraziando autori, lettori e staff per la costante attenzione nei confronti della Rivista, porgiamo a tutti i migliori auguri di un felice 2022.