Editoriale

di Maria Concetta Di Natale

Il settimo numero di OADI Rivista si apre con un articolo di Chiara Sturaro, che prende in esame la raffigurazione del Battesimo di Cristo nell’iconografia bizantina tra VI e VII secolo. Paola Venturelli pubblica due cammei di Annibale Fontana, che originariamente facevano parte della collezione Settala, e Benedetta Montevecchi propone uno studio scientifico del perduto Reliquiario della Circoncisione di Calcata, ricostruendone le vicende nel tempo. Di corallo trapanese si parla invece nell’articolo di Jacek Kriegseisen, che studia il servizio da altare ornato di corallo del tesoro del santuario mariano di Częstochowa in Polonia. Simona Sperindei pubblica alcuni documenti legati alla committenza di opere di arte decorativa di Gabriello Riccardi, tra i personaggi più di spicco della Roma del Seicento, dai quali emergono nomi di mercanti ed artisti di rilievo suoi contemporanei. Il mio articolo studia le profonde connessioni tra gli apparati effimeri ed i carri trionfali realizzati in occasione dei Festini di Santa Rosalia tra la fine del XVII e l’inizio XVIII secolo a Palermo, disegnati dai famosi Architetti del Senato Paolo e Giacomo Amato, e la parallela produzione di superbi carri di trionfo in corallo, di cui presento un esemplare inedito. Giovanni Travagliato propone un interessante excursus sulle opere di arte decorativa di committenza arcivescovile presenti nel tesoro della Cattedrale di Palermo. Concepción de la Peña Velasco indaga la presenza di scultori siciliani in Spagna, in particolare a Murcia, nel corso del XVIII secolo. Di Giovanni Boraccesi è invece uno studio degli argenti della Cattedrale di Corfù tra il XVIII ed il XIX secolo, mentre Roberta Cruciata ricostruisce la storia dei riti della Settimana Santa e delle processioni per il Venerdì Santo a Malta, strettamente connessi alla tradizione dei pasos in Spagna e dei “misteri” di Trapani ed Erice. Il corallo torna ad essere protagonista nell’articolo di Cristina Del Mare, che studia le origini della produzione della “Real Fabbrica di Coralli della Torre del Greco”. Sergio Intorre, sulla base di un documento pubblicato di recente, prende in esame le opere di argenteria acese marchiate MB tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo e traccia un profilo degli autori in questione basato sui confronti stilistici tra le opere e sulla loro sequenza cronologica. L’articolo di Margherita Nebbia affronta il tema dell’inganno della materia nelle opere di arte decorativa della seconda metà del XIX secolo presentate alle Esposizioni Nazionali. Chiude il numero l’articolo di Gaia Salvatori, che tratta di due esperienze napoletane emblematiche per quanto riguarda la trasformazione del ruolo, prima prettamente ‘pedagogico’ poi sempre più ‘propagandistico’, assunto dalle arti applicate e decorative nello sviluppo culturale ed economico dell’Italia: la costituzione del Museo Artistico Industriale di Napoli nel 1882 e la realizzazione del complesso architettonico monumentale della Mostra d’Oltremare, sede nel 1940 della prima mostra triennale delle terre italiane d’Oltremare. Questo numero si arricchisce inoltre di un allegato, gli atti del convegno nazionale di studi Argan e l’insegnamento universitario Gli anni palermitani 1955-1959, che ho curato insieme a Mariny Guttilla. Il volume degli atti è scaricabile dalla sezione Versione Stampabile del sito insieme ai numeri della rivista. Il convegno, che ha avuto luogo a Palermo, presso lo Steri, il 28 gennaio 2011, faceva parte delle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giulio Carlo Argan 1909-2009 e il volume degli atti è stato recentemente presentato a Roma insieme agli atti degli altri convegni che hanno avuto luogo in tutta Italia nell’ambito della manifestazione conclusiva delle celebrazioni. La pubblicazione, edita da Plumelia, come già la collana dei Quaderni dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia, è l’ennesimo risultato di un cordiale ed efficace rapporto di collaborazione.