Alessandra Sorce

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La chiesa di Santa Maria di Piedigrotta di Palermo e i suoi tesori perduti

DOI: 10.7431/RIV03042011

La chiesa di Santa Maria di Piedigrotta fu edificata a Palermo, nel 1564, sulla sponda sinistra della Cala, nello stesso promontorio su cui si ergeva il Castellammare, su una piccola grotta naturale, poi inglobata nella costruzione religiosa1. Secondo un’antica tradizione, un’immagine della Santissima Vergine lacrimosa e piena d’angoscia che tiene in grembo il Santo suo Figliolo tutto piagato2 (Fig. 1), dipinta su una lastra di ardesia, diede origine ad una prima cappella devozionale, quando, il giovedì santo del 1564, alcuni fanciulli si accorsero che dalla fronte della Vergine in quella sua immagine grondava copioso sudore e dagli occhi scorreano in abbondanza le lagrime3.I giovani, di conseguenza, con alti gridi manifestarono nelle strade vicine quanto avean veduto4 ed alcune donne, sentita la notizia, si recarono nella grotta e sfruttando le lacrime e il sudore della SS. Vergine, guarirono dai loro mali5.

Il Canonico Mongitore nel suo Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo, descrive la maggior parte degli innumerevoli miracoli fatti dalla Madonna ai fedeli non solo di Palermo ma di tutta l’isola e conclude dicendo: Ma chi potrà mai dir tutto! Le innumerevoli tabelle votive, con le quali si adornò tutta la Grotta, e poi la Chiesa, fan compita fede della gran copia de’ miracoli operati dalla Vergine per mezzo di questa Sua Sacratissima Immagine6.

I pescatori, che inizialmente sfruttavano la grotta per ripararsi dalle intemperie e per riporre i loro attrezzi, ottennero nel 1564 quel luogo sacro dal Protonotario del regno, Alfonso Ruiz, ed iniziarono ad abbellirla eliminando ogni vestigio di rustichezza, con vestirsi i suoi fianchi d’argento, e la sua volta freggiarsi con stellette d’oro7.

Nello stesso anno, sotto il titolo di S. Maria di Piedigrotta fu fondata una confraternita composta da nobili e da pescatori, il cui capitolo fu approvato dall’Arcivescovo di Palermo il 29 novembre 1565 e fu confermato dal Pontefice Pio V il 18 marzo 15688. Si stabilì che la Madonna di Piedigrotta doveva essere venerata l’8 settembre di ogni anno9.

Nel 1565 la confraternita commissionò all’architetto Baldassare Massa10 la decorazione marmorea che inquadrava il vano della grotta-cappella  e si iniziò la costruzione della chiesa i cui lavori furono ultimati nel 157911. L’architetto Spatrisano12 ci tramanda che la chiesa aveva il fronte rivolto ad occidente ed era costituita da un unico grande ambiente con cappelle parietali sistemate lungo le pareti longitudinali; un campaniletto a pianta quadrata era addossato al fianco settentrionale, in gran parte interrato13 (Fig. 2).

All’interno, l’abside era caratterizzato da pilastri e da archi con decorazioni a stucco e da bassorilievi dorati che incorniciavano un’ immagine della Natività di Maria Vergine. Ai lati di questa cappella maggiore vi erano delle sedie corali perché in questa chiesa, quando fu costruita, otto sacerdoti celebravano le funzioni religiose14. Al centro di essa vi era l’altare maggiore in marmo ed ornato da pietre colorate e da diversi fregi e bassorilievi dorati (Fig. 3).

Nella parte destra della chiesa vi erano quattro cappelle: la prima, vicina all’altare maggiore, era consacrata a S. Leonardo (Fig. 4); la seconda era dedicata alla Madonna della Pietà detta di Piedigrotta, la terza all’Immacolata Concezione della Vergine e la quarta a Sant’Erasmo15.

La cappella dedicata alla Madonna della Pietà fu costruita nella piccola grotta  in cui si venerava l’immagine della Vergine col Cristo deposto, dipinta sopra una lastra d’ ardesia, di cui rimane a testimonianza l’incisione di Giovanni Federico Greuter nel volume del Caietano (Fig. 1).  Il Canonico Mongitore la descrive in questo modo: è ella sfondata a volte, edificata dopo li miracoli operati a intercessione della Vergine.

Sopra l’altare v’ha l’Immagine e tutta freggiata la cappella di vari ornamenti d’argento ricchi insieme, e vaghi, che la rendono splendida e venerabile. Pendono ivi molte votive tabelle, che fan piena fede delle grazie a larga copia dispensate dalla Vergine. A lato dell’ altar dalla parte del Vangelo v’ha la Grotta, ove è la miracolosa immagine della Vergine, convertita in divota cappelletta. Entro questa cappelletta si vede dipinto S. Placido e compagni16 (Fig. 5). L’entrata della cappella era protetta da un cancello di rame sormontato da un arco con decorazioni marmoree eseguite da Baldassarre Massa su cui era incisa la seguente iscrizione: Tertio Kalendas Aprilis ante diem Parascevae 1564 initium fuit signorum, quae fecit hoc in antro Beata Virgo17.

La terza cappella, dedicata all’Immacolata Concezione della Vergine, fu edificata dal Senato di Palermo in ricordo della caduta del ponte di Piedigrotta e in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo del Viceré di Sicilia, conte di Albadalista18.

La cappella fu intitolata all’Immacolata perché la caduta funesta del ponte avvenne il 15 dicembre del 1590, ottavo giorno della festa dell’Immacolata Concezione19. Sull’altare della detta cappella fu collocata l’immagine dell’Immacolata, trasferita nella chiesa con la processione dei Regolari e dell’Arcivescovo accompagnati dal Senato20 (Fig. 6). Nello stesso anno si affidò a Giuseppe Albina, detto il Sozzo 21, l’incarico di raffigurare il miracolo della salvezza del conte di Albadalista22. L’Albina dipinse, su tela, l’immagine dell’Immacolata in atto di calpestare il serpente, con gli angeli intorno, e, nella parte inferiore del quadro, raffigurò anche la scena della catastrofe23.

Ai lati di questa cappella vi erano due altari, uno dedicato a S. Antonio di Padova e l’altro a S. Francesco di Paola24.

Sul fianco sinistro della chiesa vi erano tre cappelle: la prima, ornata di stucco laccato d’oro, era intitolata alla Natività della Vergine; la seconda, analogamente decorata nel 1679, era dedicata all’Arcangelo S. Michele; la terza, anch’essa stuccata nel 1679, era intitolata al SS. Crocifisso, alla Vergine della Pietà, a San Rocco e a San Sebastiano25.

Nel maggio del 1933, allo scopo di ricavare l’area da destinare al Mercato del pesce, fu avanzata la proposta di smontare la chiesetta e di ricostruirla in un altro luogo. Vi furono proteste e polemiche e di conseguenza l’idea fu accantonata26.

Il bombardamento del 22 marzo 1943 pose fine alla questione27. Rimase in piedi il campaniletto (Fig. 7) e si salvò miracolosamente anche l’originaria grotticella con l’arcone marmoreo che ne contornava l’ingresso28 (Figg. 89). Nel giugno del 1944 il Comune di Palermo, avendo necessità di occupare parte dell’area per far funzionare il Mercato ittico, decise di demolire la chiesa, invece di tentare un restauro29. Il Comune, inoltre, in accordo con la Soprintendenza e sotto la sua guida, provvide al recupero ed al trasporto in luogo apposito della restante parte del materiale recuperabile, precedentemente selezionato ed accatastato sul luogo30. Oggi alcuni conci delle facciate della chiesa e uno dei due oculi del prospetto principale si trovano sparsi nel complesso di Santa Maria dello Spasimo31.

Tra le polverose carte custodite presso l’Archivio di Stato di Palermo, si conservano, in alcuni volumi del notaio Francesco Manso che operò nel capoluogo alla fine del XVI secolo, alcuni inediti inventari che elencano diversi capolavori di arte decorativa appartenenti al ricco corredo della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta purtroppo non più esistente.

In un primo documento, da me consultato e trascritto, risalente al 10 settembre del 1588, sono registrati tutti i paramenti, le suppellettili sacre e gli ex-voto che entrarono a far parte del tesoro della chiesa in occasione dell’elezione dei nuovi rettori della confraternita di Santa Maria di Piedigrotta32. Nella prima pagina dell’inventario sono registrati interessanti ex-voto ed opere d’oro e d’argento utilizzate per le celebrazioni liturgiche.

Tra questi si ricordano una curuna della Madonna con novi petri fra piccoli et grandi et uno ingasto vacanti et tri petri di lapilazaro guarnuti di perni diorati; uno voto di oro con la signora baronissa di Carcachi in ginuchiuni et la immagine di nostra Signora di pedi grutta; cinque paia di occhi d’oro di varia misura; un candeliere d’argento con le armi di Don Carlo Ventimiglia; due incensieri d’argento; uno vulto di Nostro Signore fatto di coralli ingastato di oro; diversi Agnus Dei; venti calici d’argento dorato; la custodia del santissimo sacramento d’argento; una cruci di cristallo con lo pedi di ligno alla venetiana con quatro cristaldetti in mezo e una cruci di argento con lo crucifisso et li quatro evanchilisti di una banda et di l’altra parti nostra Signora di pedi grutta33.

L’elenco continua con la descrizione di dodici lamperi d’argento di diverso peso e misura, che venivano adoperati nelle diverse cappelle della chiesa; tre di questi pendevano dall’alto della volta dell’altare maggiore34 (Fig.  3).

L’inventario enumera successivamente nove cappi che venivano indossati probabilmente dai componenti della confraternita durante le processioni. Questi mantelli erano di raso, di velluto, di damasco o di tela, lavorati, decorati e colorati in diverso modo. Sulla maggior parte di essi era raffigurata l’immagine della Madonna di Piedigrotta, sul primo erano inoltre rappresentati San Pietro e San Paolo con le croci d’ argento, sull’ultimo, infine, la figura di Cristo con la Madonna35.

Il documento registra, di seguito, nove tonacelle e dieci casubule anch’esse di diversi colori e realizzate con tessuti pregiati36.

Alla voce palii russi sono registrati tutti i drappi di tessuto pregiato che ricoprivano l’altare per le ricorrenze dei Santi, dei Martiri e della Pentecoste durante le funzioni religiose. Alcuni palii erano decorati con le immagini della Madonna di Piedigrotta e dei Santi tra cui San Francesco di Paola, Sant’Onofrio e San Iacopo; altri con due croci ed il nome di Gesù ed un altro era decorato con le armi del Barone di la Bifara37.  L’elenco continua con i palii virdi, torchini, gialni, bianchi, nigri e di altri colori, alcuni di essi ricamati, altri con l’immagine di Santa Maria di Piedigrotta, uno con il nome di don Giuseppe Caruso ed un altro con il nome di Antonino La Marra, probabili committenti e donatori38. Sotto la voce palii di la cappilluzza sono ricordati tutti i drappi di raso, velluto, damasco e tela diversamente colorati adoperati durante le funzioni liturgiche nella cappella-grotta della chiesa39. Il documento cita diverse camicie, tovaglie ed altri oggetti che entrarono a far parte del tesoro della chiesa nel 1588. Si evidenziano tra questi un baldacchino bianco adoperato nell’altare maggiore, un baldacchino turchino che serviva per la cappella della Natività, due candelabri di bronzo che erano collocati davanti l’altare maggiore40 (Fig. 3).

In un altro documento del 1599, identico al precedente e contenuto nel volume 7988 del notaio Francesco Manso, e in un manoscritto redatto nel 1596 dallo stesso autore, in occasione della elezione dei nuovi rettori della confraternita di Piedigrotta, sono nuovamente registrate le opere appartenenti al corredo della chiesa41.

In un inedito manoscritto del 1646, conservato presso l’Archivio Diocesano di Palermo, sono registrati diversi paramenti sacri, suppellettili liturgiche, dipinti devozionali, reliquiari ed ex-voto che entrarono successivamente a far parte del corredo della confraternita: in occasione della sacra visita di un cancelliere del Vicario generale sotto la guida del cappellano maggiore Ottavio Cucurca, furono visitati l’altare maggiore, gli altri piccoli altari e le cappelle e furono catalogati  gli argenti e i giogali  della Venerabile Confraternita et Chiesa di S. Maria di Piedigrotta42.

L’inventario comincia con la enumerazione di diversi cappi e pianete di svariati colori e di pregevole fattura43; successivamente sono registrati palii di differenti colori utilizzati durante le funzioni religiose, alcuni destinati all’altare maggiore ed altri alle cappelle della Madonna di Piedigrotta e del SS. Crocifisso. Tra questi si ricordano: un palio dell’altare maggiore riccamato di fiori alla pittoresca sopra tabbi bianco d’argento con friscio nel mezzo tutto d’oro fino ed al piede nel mezzo di sotto con una fontana puri riccamata d’argento e seta acquamarina, altro per l’altare maggiore di brocato rosso con friscio nel mezzo riccamato d’oro e l’impronta di nostra Signora della Pietà in mezzo, due palij non pinti a sugo d’erbe uno cioe dipinto sopra raso liscio col Padre San Giuseppe col Santissimo Bambino Gesù a mano destra e l’altro dipinto su tela bianca colla figura in mezzo di S. Leonardo, altro per l’altari maggiore di raso fiorito bianco e russo con la barca riccamata di argento tre paliotti per la grutticella di drappo a fiammetta usati e guarniti di guarnizione di oro, tre paliotti per la grutticella e un taffita grande violato per la cappella del Santissimo Crocifisso nuovo ed altro usato per l’altare maggiore per la settimana santa44. Sotto la stessa voce sono annoverati anche altri oggetti tra cui un tappeto per l’altare maggiore, otto corporali, una sedia di noce torniata ed intagliata vestita di brocato carmiscino per la messa cantata, diversi sopracalici, tovaglie e camicie, un crocifisso antico di bronzo supra un monticello di noce posto alla cappella di S. Michele Arcangelo, un crocifisso di rame dorato colla croce e piedistallo d’ebano nero, e un aspersorio di bronzo45.

Alla voce quadri sono elencati sia alcuni dipinti devozionali che arricchivano le pareti della chiesa e delle cappelle sia altri arredamenti tra cui un quadro coll’imagine di San Francesco di Paula con cornice di noce grande, un quadro grande di nostra Signora dipinto sopra tavola, un altro più piccolo raffigurante la Madonna di Montesanto con una cornice di noce, un altro quadretto di nostra Signora ed ai lati San Sebastiano e San Rocco, altri due quadretti con canti francesi posti sopra li fonti dell’acqua benedetta, un piccolo pulpito di pioppo e castagno e tre confessionali46.

L’inventario continua con la descrizione di preziose suppellettili d’argento possedute dalla confraternita tra cui un ostensorio con la base decorata con teste di cherubini, un incensiere, una navetta col suo cucchiaino, quattro candelabri, una pisside d’argento dorato, un gran di carta di gloria colla cena nel mezzo ed imagine della Grande signora della Pietà,  una corona a mezza luna per l’Immacolata Signora, un piatto con l’immagine della Madonna di Piedigrotta e con il nome di Giuseppe Tarantino, probabile committente e donatore, un reliquiario  col piede lavorato d’argento di peso libra una onci sei e mezzo con reliquia dentro cioe il velo di Santa Rosalia, S. Lorenzo martire e S. Ottavio con una croce colla punta con la reliquia del legno della Santissima Croce, due calici d’argento con l’immagine della protettrice della chiesa e un’ ostia di argento coll’imagine del SS. Crocifisso47.

Il Canonico Mongitore, come si è già citato in questa sede, ci tramanda che la grotta-cappella era arredata con ricchi ornamenti d’argento e tabelle votive che i fedeli donarono alla Madonna per le grazie ricevute48. L’inedito documento del 1647 si chiude con la descrizione proprio di queste opere sotto la voce argento dentro la grotta. L’inventario, dunque, cita: una curuna di argento con pietre false posta a nostra Signora,una croce di malta smaltata color rame, una raja di argento posta a nostra Signora, un anello d’oro, quattro corone d’ambra ed una di granatino, un reliquiario a quadretto di osso di tartuca col suo cristallo innanzi peno di reliquie, dodici grandi candelabri, sette lampade d’argento che entrarono a far parte del corredo nel 1622, un crocifisso di noce quale tingono in potere li rettori di nostra chiesa, con chiodi, titolo e diodema e scrofinetti d’argento, sei vasi con i manici d’argento ed uno stennardo grande per le processioni di brucato di argento bianco lavorato col fondo color d’oro con suoi giummi e cordini di seta49.

Questo grande patrimonio artistico documentato dai manoscritti non è più esistente non solo perché probabilmente alcune di queste suppellettili furono rubate e riutilizzate per la creazione di altri monili o vendute; altre, in seguito, andarono distrutte dai bombardamenti bellici mentre le opere in tessuto si deteriorarono anche a causa della polvere e dell’umidità.

Appendice documentaria


Doc. I

1588, settembre 10, Palermo

Die X mensis septembris 1588

apud caram confraternitatis Sancte Marie de Pedigructa Panormi

Subscripta proposita: Martinus de la Portiglia receptor sancti offitij meius Hieronimi Faillano Iohannis mandiotu et Iohannis Michaelis Firreri mihi notario cogniti coram nobis. Veluti rectores confraternitatis Sancte Marie di pedi grutta noviter creati virtute atque electionis celebratis in actis meis notarii in sitti die presentis mensis septembris 11 indictione 1588. instantis ad petendi et instam. Subscripta proposita: Ernandi Peres de Penago vice castellano et maneant Laturri Iacopo Mazza marci stenti eorum concivi veluti quatuor rectoribus anni presentis ditte confraternitatis mihi notorum et cognitorum presentium et hoc ab eis expresse confiteri petentium sponte ditto nomine dixerunt et fatentur ad ittis di Penago La Turri Maza et stenti ditto nomine stipulantibus habuisse et recepisse jugalia res raubas et alia in ditte confraternitatis que fuerunt dittis rectoribus preteritis consignata ditto tempore eorum rectoratum computatis aliis jugalibus et raubis perventis et fattis in anno presenti et jugalia sunt infrascripta. Videlicet.

1. In primis una curuna della Madonna con novi petri fra piccoli et grandi et uno ingasto vacanti et tri petri di lapilazaro guarnuti di perni diorati pisa libra una et unzi sei et meza in tutto come sta.

2. Item uno frontali di oro con tridici pezzi: sei cum dodici perni et setti pezzi lavorati cum tri petri, uno di monti fino uno robino fino di uno smiraldo fino et altri quatro cosi smaltati di russo in tutto pisa unzi dui a piso di oro.

3. Item dui para di occhi di oro: uno paro di di piso di trapiso quatro et l’altro di trapisi dui.

4. Item uno voto di oro con la signora baronissa di Carcachi in ginuchiuni et la immagine di nostra Signora di pedi grutta lavorata di piso di unzi dui et trapisi dicinovi.

5. Item dui para di occhi di oro

6. Item un altro paro di occhi piccoli di oro

7. Item uno paro di pater nostri di cristaldo numero 58 cum la cruchi di cristaldo.

8. Item uno paro di chirchilluzi di oro

9. Item uno agnosdei con lo suo circo d’oro

10. Item una planchia di oro undi con una navi lavorata aborina.

11. Item dui catini di ramo novi una grossa et l’altra un poco piccola.

12. Item la custodia dello sanctissimo sacramento di argento.

13. Item una mezza luna di argento undi sta lo sanctissimo sacramento di piso di unzi dui et quarti dui.

14. Item una catina d’oro rutta consistenti in magli si santa alla antica venuta l’anno passato et la patrona ni voli chi si venda.

15. Item tri cori di oro di planchia.

16. Item uno coverchio di agnosdei di oro con una testa in mezzo cum la curdella russa.

17. Item una tazetta di argento cum lu nomo di Jesu dentro allo fundo con dui manichi.

18. Item uno sichetto di argento pisa unzi dui.

19. Item uno agnosdeo grandi con lo vitro di una banda novo con suo pedi di lignio.

20. Item vinti calichi: dui grandi tutti di argento diorati lavurati.

21. Item otto coppi cum li pedi di argento diorati et li altri coppi di argento et li pedi di ramo diorati et uno senza pedi.

22. Item vinti patene tutti di argento cioe 18 deorati et deci bianchi fra grandi et piccoli.

23. Item una pachi di brunzo deorata.

24. Item una cruchi di cristallo con lo pedi di ligno alla venetiana con quatro cristaldetti in mezo.

25. Item una cruci di argento con lo crucifisso et li quatro evanchilisti di una banda et di l’altra parti nostra Signora di pedi grutta quali parti et fatta et parti no è complita.

26. Item uno tazoni di argento lavorato et deorato pesa una libra dui unzi et una quarta.

27. Item una sponsa di argento in naurata de oro pisa una libra unzi dui et tri quarti come sta.

28. Item una plachi di argento deorata lavorata cum la imagine di nostro Signore et nostra Donna di pedi grutta pisa unzi novi et tri quarti.

29. Item uno paro di candileri grandi grandi di argento lavorati con tri li uni per uno a li pedi.

30. Item un altro paro di candileri di argento piccoli con tri pometti tondi per uno sutto lo pedi pisano dui libri setti unzi et tri quarti con li armi di Don Carlo Vintimiglia.

31. Item una navetta di argento lavorata et diorata.

32. Item uno quatro con lo volto di Maria Virgini con la cornici di abbisso.

33. Item quattordici libri et unzi setti di argento consistenti in diversi vuti infra grandi et piccoli infra li quali vi su pisati li dudici corunelli di li virgini.

34. Item dui inchinzeri d’argento.

35. Item tridici pezzi di argento di diversi vuti intrati in questo anno presenti 1586 li quali non su pisati.

36. Item dui anilluzi di aurichia d’oro.

37. Item certi resti di coralli piccoli intra uno marzapani.

38. Item sei perni piccoli.

39. Item una chiappa d’argento di la cappa di piso di unzi otto et mezza.

40. Item uno agnosdeo di oro con Sancto Hierasmo dentro di una banda et di l’altra nostra Signora dello Rosario.

41. Item uno ingasto di oro senza nenti.

42. Item dui monili di Sancta Helena cioe uno grandi et l’altro piccolo.

43. Item uno scaglioni piccolo in gastato di argento.

44. Item uno osso di dattalo et uno bastonello di Sancto Iacobo.

45. Item uno vulto di nostro Signore fatto di coralli ingastato di oro.

Lamperi

46. In primis uno lamperi d’argento con lo pedi alla antica di piso libri dui et unzi chinco.

47. Item un altro lamperi piccolo con lo pedi plano pisa libra una et unzi sei et meza.

48. Item un altro lamperi piccolo di piso unzi novi et una quarta.

49. Item un altro lamperi senza pedi ababaluchia di piso libra una et unzi tri.

50. Item un altro lamperi piccolo ababaluchia con li armi pisa libra una et unzi quatro.

51. Item un altro lamperi con lo pedi piccolo plano pisa libra una et unzi sette.

52. Item un altro lamperi grandi senza pedi di piso di libri dui et unzi undici.

53. Item un altro lamperi fatto a platto di piso di libri quatro et unzi dui.

54. Item un altro lamperi grandi fatto ababaluchia pisa libri tri et unzi dui.

55. Item un altro lamperi simili con li armi di piso libri tri et unza una.

56. Item uno lamperi grandi con suo pedi di piso di libri cinco et unza una.

57. Item uno paro di impolluzi et uno machiletto di stagno di frandina.

Cappi

58. In primis una cappa di inborcato rizo con lo suo frixo lavorato foderato di terzanello torchino a lo petto una pedra di diamanti falsa con lo suo cappello con la imagine di nostra Signora a li bandi Santi Petro et Paulo con li cruchi di argento.

59. Item una altra cappa di velluto carmixino lavorata con suo cappello foderata di tila di sangallo russa cum la frinza abaxo di sita virdi et oro et suo cappello lavorato di oro con la imagine di nostra Signora di pedi grutta con una chiappa di argento.

60. Item una altra cappa di tila di argento lavorata ad ochiuzo con lo friscio virdi con suo cappello virdi con la imagne di nostra donna della gratia con soi crochietti.

61. Item una altra cappa di velluto nigro con la faxia di velluto morato et suo cappello muxato stillato di oro et l’imagine di nostra signora di pedi di grutta morata colpiata di sita virdi.

62. Item una cappa di tila di argento nova con li frinzi di intaglio di oro et argento fino con  la imagine di nostra signora di pedi grutta allo cappello foderato di tila azola con lo vacanti foderato di terzanello torchino con li soi frinzi et li cruci di avanti sono grandi di argento.

63. Item una altra cappa di raso virdi picato con lo frixo di tila di oro et alti faxi con la madonna di pedi di grutta allo cappello la frinza di oro et sita virdi foderata di tila virdi di sangallo.

64. Item un’altra cappa di raso morato con li frinzi di sita bianchi et morata con lo cappello senza giommo nova.

65. Item una cappa di domasco bianco a cuda di pago con lo frixio di domaschello jalno et morato et passamano bianco con lo suo cappello.

66. Item una cappa di raso virdi picata con lo frixio di tila di oro et altri frixi con la Madonna et lo Christi in bianco inbraza allo cappello con certi fili di oro con li undi in bianco.

Tonacelli

67. In primis uno paro di tonacelli di tila di oro con soi guarnitioni di armixino et oro et li imustri di argento con sua casubula di tila di oro et la cruci di tila di argento in pedi havi li armi di Turri grossa.

68. Item un altro paro di tonicelli di velluto carmiscino con li immustri di tila di oro et la frinza carmiscina senza junti con la sua casubula di velluto carmiscino con la cruchi di tila di oro. Usati.

69. Item dui altri tonicelli d domasco tolchino et bianco con soi in mustri di raso gialio  giommi bianchi et morati con la sua casubula simili.

70. Item dui altri tonicelli di raso virdi guarnuti con soi imustri et ternetti di oro con sua casubula virdi con la cruchi rossa et ialna.

71. Item dui altri tonicelli di domasco bianco con soi mustri di raso et soi giommi alla casubula simili et sua casubula.

72. Item dui altri tonicelli di raso nigri con sua guarnitioni di velluto morato et soi giommi con sua casubula simili con la cruchi morata.

73. Item dui altri tonicelli di raso verdi con li in mustri di tila di oro verdi con li giommi verdi et gialni et con soi frinzi virdi et gialni et la casubula simili.

74. Item dui altri tonicelli di raso morato li frinzi di sita bianca et morata senza sfilo con la sua casubula.

75. Item dui tonicelli di domasco bianco lavorati con li soi scuti di raso gialno con la grasta torchina rami virdi et fiuri bianchi in mezzo.

Casubuli

76. In primis una casubula di tila di oro con la cruchi di imborcato russa con l’armi che tenno tri pisci et questo segno V. E.

77. Item una altra casubula di domasco leonata cum la cruci di raso jalno con li frinzi jalni e torchini.

78. Item un altra casubula di velluto morato con lo riverso di felba schiachiato di russo et bianco.

79. Item una altra casubula di velluto virdi listiato di gialno con la cruchi di raso gialino et con la immagine di nostra Signora di pedi grutta et li frinzi bianchi et incarnati.

80. Item una altra casubula di domasco bianco cum la cruci di tila di oro russa stolo et manopolo simili deorato di sita bianca.

82. Item una casubula di domasco tolchino con la cruci di domasco bianco.

83. Item una altra casubula di sita lavorata di a borcatello virdi gialino et bianco la cruchi di tila  di oro russa con li soi frinzi bianchi et russi.

84. Item una altra casubula di domasco bianco con soi bastuni di raso carmexino et li armi alli pedi con una montagna et la terra.

85. Item una altra casubula di tila di argento con la cruchi di tila di oro foderata di terzanello torchino con la frinza atorno di sita torchina et oro fatta di tila di argento levata della faldetta chi presentao la Signora duchessa di Montalto con lo frixo di cannitiglio di oro et argento.

86. Item una casubula di velluto carmexino con lo bastuni di tila di oro et altri faxi tramenzato di terzanello turchino con li frinzi di oro et sita carmexina foderati di tila di sangallo fatta con una faldetta presentata.

Palij

87. In primis uno palio di oro et velluto carmexino lavorato a mannara in mezo la imagine di pedi grutta lavorato di argento cum lo frontaglio raccamato di coralli cum 25 petri falsi.

Palij russi

88. In primis uno palio di raso russo con lo nome di Jesu in mezo et alli bandi dui litteri cioe I B.

84. Item un altro palio di carmexino con la veronica in mezo et dui angeli a li bandi.

85. Item un altro palio di raso carmexino con tri cruci et in mezo lo nome di Jesu con otto rosi bianchi atorno.

86. Item un altro palio di raso carmexino con la stilla in mezzo con la imagine di nostra Signora di pedi grutta, sancto Honofrio et Sancto Francisco di Paula con li armi cioe uno brazio armato et teni un pignio.

87. Item un altro palio di raso carmexino picato con lo suo frontaglio con la Nunziata.

88. Item un altro palio di domasco con tri cruchi in menzo et in torno guarnuto di raso gialno et suo navili in menzo.

89. Item un altro palio di raso carmexino con la frinza bianca et russa con lo nome di Jesu et dui croci bianchi.

90. Item un altro palio di velluto russo lavorato con li frinzi in mezo virdi et in mezo lo nome di Jesu torchino et ali bandi del nome di Jesu torchino questo segno NIASAR in mezo grandi con lo munti.

91. Item un altro palio di raso carmexino di sita russa et bianca et in testa teni tri cruci di tila di oro guarnuti di bianco con quatro rosi apuntati in mezo la cruci grandi simili.

92. Item uno palio di domasco russo et jalno lavorato a cuda di pago con la frinza di sita russa atorno.

93. Item un altro palio di domasco con li tri cruci in testa di raso gialno in mezzo con la imagine di nostra Donna et a li bandi Santa Heularia e Santo Iacobo et li armi di Barsalona et una navi alli bandi.

94. Item uno palio russo di domasco carmexino lavorato con lo nome di Jesu fatto aspera con tri cruci in testa di tila di oro con li frinzi bianchi et russi.

95. Item un altro palio russo di domasco con lo nome di Jesu in mezzo di raso torchino con tri cruci. In testa del proprio con li armi del Signor Barone di la Bifaria et questi literi cioe A M.

96. Item un altro palio di terzanello russo con tri cruci in testa di frinzetta di oro con suo frinzuni di sita carmexina.

97. Item un altro palio di raso incarnato con tri cruci in testa di raso gialno con la imagine di nostra Signora di pedi grutta con li armi alli lati con li leoni.

98. Item un altro palio di raso carmexino con sua cruci grandi in mezo bianchi dui cruci in testa con lo nome di Jesu et sua frinza bianca.

Palij virdi

99. In primis uno palio di terzanello virdi con li frinzi bianchi et russi con lo nome di Jesu in mezo di velluto arangino.

100. Item un altro palio di terzanello virdi con la frinza gialna et virdi et con tri cruci di oro in testa.

101. Item  un altro palio di terzanello virdi con la frinza virdi et russa et tri cruci in testa di velluto carmexino.

102. Item un altro palio di raso virdi con lo nome di Jesu in mezo et in testa con dui cruci di raso gialno con sua frinza virdi et ialna.

103. Item un altro palio di terzanello con lo suo frontaglio di velluto raccamato di tila di argento.

104. Item un altro palio di domasco virdi con dui cruci. In testa di in morcatello virdi et in mezo la cruci lu nome di Jesu con sua frinza virdi et passamano.

105. Item un altro palio di tiletta di sita virdi et gialna con soi frinzi gialni et russi con tri cruci russi in testa.

106. Item un altro palio di terzanello virdi et con suo frinzuni virdi et con li frinzi simili.

107. Item un palio virdi di terzanello con sua frinza russa focata et gialna.

Palij torchini

108. In primis uno palio di terzanello guarnuto di frinza torchina et gialna con tri cruci in testa di velluto carmexino con suo nome di Jesu in mezzo di armexino.

109. Item un altro palio di terzanello torchino.

110. Item un altro palio di domasco lavorato di torchino et bianco con frinza gialna et torchina.

111. Item un altro palio di domasco torchino con dui cruci. In testa et in mezzo lo nome di Jesu tutti di raso gialno con la frinza torchina.

112. Item un altro palio di terzanello torchino picato con la sua frinza di capixola torchina et gialna.

113. Item uno palio di velluto torchino con li bandi et frontali di tila di oro lavorato torchino et in mezzo una spera et nostra Signora di pedi grutta.

114. Item uno palio di terzanello torchino con la sua frinza torchina e bianca.

Palij gialni

115. In primis uno palio di raso gialno con lo nome di Jesu in mezzo di velluto carmexino con le armi di don Joseph Caruso con li frinzi bianchi et russi.

116. Item un altro palio di raso gialno con lo nome di Antonina La Marra. In pedi.

117. Item un altro palio di raso gialno con la sua frinza torchina et ialna con lo nome di Jesu. In mezo di raso bianco.

118. Item un altro palio di raso gialno con la sua frinza bianca et virdi con la inmagine di nostra Signora di pedi grutta. In mezo et in testa con lo nome di jesu alli bandi della testa.

119. Item un altro palio di domasco jalno guarnuto di frinza con la imagine di nostra signora di pedi grutta.

120. Item un altro palio di armixino ialno con soi frinzi violati et ialni con tri cruci violati in testa con soi frinzi.

121. Item un altro palio di armexino ialno con la frinza ialna.

122. Item un altro palio di terzanello ialno con li frinzi d sita torchina et ialna.

Palij  bianchi

123. In primis uno palio di domasco bianco con li frinzi gialni e torchini la figura di pedi grutta in mezo con dui cruci russi et ialni in testa in mezo lo nome di Jesu.

124. Item un altro palio di velluto in bottito bianco et torchino cum nostra Signora della grazia in mezo guarnuto di velluto carmexino.

125. Item un altro palio di terzanello bianco et torchino  in bottito di oro con la frinza gialna.

126. Item un altro palio di raso bianco con la frinza torchina con lo nome di Jesu in mezo al presenti con le armi di torchino e bianco.

127. Item un altro palio di raso bianco con la frinza arangina et russa con tri cruci in testa di russo et ialno et con li raii.

128. Item un altro palio di armexino bianco con la frinza di oro et sita ialna abaxo et con una lista dello proprio gruppo.

129. Item un altro palio di domasco bianco con nostra Signora in mezo et cum Sancto Ioseppe et San Iacobo cum la frinza di sita russa et lo scuto con la meza luna.

130. Item un altro palio di domasco con la frinza di oro et sita carmexina.

131. Item un altro palio di raso bianco et torchino con la frinza torchina et bianca et cum la imagine di pedi grutta in mezo.

132. Item un altro palio  di raso bianco con li rai et torchino con la frinza torchina e cum quatro cruchi in testa.

133. Item un altro palio di terzanello bianco in mezo alli bandi et in testa di terzanello torchino et con la frinza bianca et torchina foderato di tila azola.

134. Item un altro palio di domasco bianco et torchino a cuda di pago con la frinza torchina foderato di tila azola.

135. Item un altro palio di armexino bianco con la frinza torchina et gialna con tri cruchi di tila di oro in testa.

136. Item un altro palio di raso seu armexino bianco vecchio con la frinza bianca et incarnata inforato di tila bianca.

137. Item un altro palio di raso bianco vecchio con sua frinza bianca foderato di tila cruda bianca.

138. Item un altro palio  di raso bianco con la cruci torchina in mezo et uno liuni et li barri di Aragona.

Palij nigri et di diversi coluri

139. In primis uno palio di tila di oro et velluto torchino intagliato con tri cruci in testa di tila di argento.

140. Item uno palio di tila di oro lavorato virdi con suo frinzuni di sita virdi et oro.

141. Item uno palio di tila di oro lavorato carmexino con suo frinzuni torchino con li armi alli pedi et tri curuni et lo nome di Jesu in mezzo di tila di argento.

142. Item un altro palio di tila di oro con la imagine di nostra Signura di pedi grutta con li armi alli punti et tri cruci in testa di tila di argento et sua frinza.

143. Item un altro palio di tila di oro simplici.

144. Item un altro palio di raso nigro con la cruci grandi in menzo bianca.

145. Item un altro palio di domasco nigro con sua frinza con la cruci di velluto ialno in testa.

146. Item un altro palio di armexino axuri con la frinza bianca et torchina.

147. Item un altro palio di raso violato con lo pignio in menzo.

148. Item un altro palio di terzanello bardiglio picato con li cruci in menzo.

149. Item un altro palio di raso lavorato a burcatello et virdi con li frinzi bianchi et torchini con la nattiurta et con tri cruci in testa di tila di argento lavorato di raso deorati di tila gialna.

150. Item un altro palio di tila morisca pinta con la frinza di capichiola atorno virdi et aragina.

151. Item un altro palio di velluto morato scuro con la festivita di Santo Joanni con la barra et dui liuni. In testa li cruci russi et lo nome di Jesu in menzo con la fodera russa et bianca.

152. Item un altro palio di terzanello morato con la frinza di sita torchina atorno foderata di tila.

153. Item un altro palio guarnuto di raso carmexino lavorato di cannitiglio con la imagine di nostra Signora.

154. Item un altro palio di terzanello cangianti con certo villuto morato et bianco.

155. Item un  altro palio di terzanello morato con la frinza raccamato di oro atorno con la Madonna in menzo con lo circulo atorno di oro.

156. Item uno palio di raso morisco incarnato et ialno et torchino con suo frinzuni ialno virdi et russo.

157. Item uno palio di tila morisca foderato di tila ialna con lo frinzuni di cucullo.

158. Item uno palio di tila di oro con nostra Signora in menzo et suo scuto torchino russo et bianco con tri cruci in testa del proprio con suo frinzuni di sita russa et oro foderato di tila di sangallo russo si fici di una faldetta di una Signora di Catania di li guanti.

159. Item uno palio di raso morato con sua raja di tila d’oro et in mezo nostra Signora di pedi grutta con sua frinza bianca con quattro cruchi di tila di oro.

Palietti di la cappelluzza

160. In primis uno palietto di raso in carnato chiaro con la frinza bianca et russa torniato di gruppo di argento con dui cruci in testa et litra A. in mezo la A una cruci et gruppo di argento.

161. Item un altro palietto di velluto russo guarnuto di gruppo di oro con la frinza dupla morata.

162. Item un altro palietto di tila di argento piccolo guarnuto con la frinza di oro et sita carmexina con la Nuntiata et lo nome di Jesu in testa.

163. Item un altro palietto di domasco russo con la frinza di oro et sita carmexina con soi fogli armi in testa di in borcatello torchino.

164. Item un altro palio di domasco virdi lavorato con la frinza di sita arangina con lo scuto in menzo di tila di oro chi teni una barra di tila di argento et soi stigli torchini con lo giglio in menzo la barra foderata di tila virdi.

165. Item un altro palietto di terzanello arangino con li raij et lo nome di Jesu. In menzo di raso torchino frinza et cruci torchini.

166. Item un altro palietto di taffita in carnato con dui intorchietti di tila di oro.

167. Item un altro palietto di raso carmexino ragamato di oro et perni.

168. Item un altro palietto di raso gialno paglino con lo nome di Jesu in menzo di velluto leonato con la frinza leonata et bianca.

169. Item un altro palietto di taffita russo con la riti bianca con a frinza russa et bianca.

170. Item un altro palietto di giambellotto russo con la riti et la frinza russa et bianca.

171. Item un altro palietto di tabi bianco con la frinza bianca con la imagine di nostra Signora di pedi grutta et la raja di oro.

172. Item un altro palio di tabi di oro con suo frinzoni et frinza atorno di sita carmexina et oro.

173. Item un altro palietto di terzanello torchino con suo frinzuni et frinza torchina plano.

174. Item un altro palietto di domasco lavorato in carnato et bianco con suo frinzuni et frinzi virdi et focata in foderata di tila russa.

175. Item un palietto lavorato di raso bianco et oro con suo frinzuni di oro et sita russa.

Cammisi ett.

176. In primis uno camiso di tila bianca dilicato.

177. Item quatordici cammisi cioe dodici guarnuti con soi mustri stoli et manopoli di diversi coluri con sui corduni bianchi et quatro con soi guarnitioni alli collari.

178. Item setti amitti con soi guarnitioni et cordelli.

179. Item una stola et manipoli di tila di argento.

180. Item settanta cinque fazzoletti di diversi modi lavorati et plani di li quali ci ni sonno alcuni di vilo et uno negro.

181. Item altri moccaturi li quali sonno in tutto ottantuno.

Tovagli ett

182. In primis una tovaglia di lo disco di lo evangelio di domasco russo torniata di tila di oro con sua frinza torchina et ialna.

183. Item un’altra tovaglia di lo disco di velluto lavorato bianco guarnuto alla morisca.

184. Item un altra tovaglia lavorata alla morisca foderata di tila russa con la frinza russa et bianca.

185. Item dui tovagli di lo disco di tiletta alla napolitana gialna et russa con sua guarnitioni atorno di sita gialna virdi et russa.

186. Item una tovaglia di la paci senza frinzi russa virdi et bianca con li scacchi in ampo virdi et nigri.

187. Item una altra tovaglia torchina alla moresca lavorata a li capi con sua frinza d’oro alla morisca.

188. Item una altra tovaglia di tila bianca guarnuta alli cappi con certi frinzetti in naurati et sita scanchianti di diversi coluri.

189. Item una altra tovaglia di paci leonata con li frinzi di oro et sita plana con soi bottunelli.

190. Item una altra tovaglia di taffita in carnata con soi frinzetti et bottonelli alli capi.

191. Item una tovaglia di disco di raso bianco con la cintura.

192. Item una altra tovaglia di raso bianco scuro per lo altaro maiori di sita bianca et morata.

193. Item sessantacinque tovagli plani et lavorati di sita di diversi coluri et alcuni vechi intizati infra li quali ci ni sonno cinque regamati ali capi di oro.

194. Item una tovaglia di Calabra lavorata di diversi coluri con sua frinza.

195. Item una tovaglia di tila bianca plana.

196. Item una tovaglia di tila bianca con suo gruppo a una banda.

197. Item una tovaglia bianca con li gruppi alli capi et sua frinza atorno.

198. Item una altra tovaglia di tila grossa con soi pizitelli atorno.

199. Item altri deci tovagli novi lavorati di diversi coluri quali intraro nel anno prime indictione 1588.

Chiomazelli

200. In primis uno chiomazello di terzanello in vestuto di gruppo di argento.

201. Item un altro chiomazello grandi di sita fatto ad in morcatello virdi gialno et bianco et con soi giommi.

Baldachini

202. In primis uno baldachino bianco et bardiglio morato servi allo altari maiori.

203. Item un altro baldachino torchino et morato servi allo altari della nativita.

204. Item un altro baldachino quartiato cioè dui fardi di velluto morato et in menzo gialno et bianco con la frinza russa et bianca.

205. Item un altro baldachino listiato di armexino gialno tolchino di lo ditto baldachino si ni guastaro li ditti palii fatto in questo anno prime indictione 1588.

Diversi quatri

206. In primis uno quatro con lo vulto di Christo.

Candeleri di ramo, lamperi et altri cosi

207. In primis uno paro di candeleri di ramo gialno grandi che stanno in terra in nante lo altaro magiori.

208. Item un altro paro di candileri menzani di brunzo sonno signora li palagusti.

209. Item un altro paro di candeleri di brunzo alla antica chi servino dentro la cappella.

210. Item uno candileri di ramo gialno con lo pedi a triangolo undi si metti la candiletta.

211. Item tri lamperi di ramo gialni a compimento di deci perchi li altri signori rectori dicino si guastaro per fari li coccani.

212. Item uno paro di candileri di alabastro con soi colli di alabastro.

213. Item uno platto di ramo gialno di li signori rectori dicino si guastaro per fari li coccani.

Diversi robbi

214. In primis quatro serpellizi li quali servino per li sagristani.

215. Item tri campanelli di brunzo, servino per li missi.

Item una bandera di campo vechia strazata.

216. Item uno circo di ferro fatto a lamperi.

217. Item septi supra calachi fatti in cortinagi di diversi coluri.

218. Item una scupetta di ferro con sua toppa di foco.

219. Item dui panni di raza e uno figurato grandi et l’altro a cordera.

220. Item un altro sopra zembolo usato foderato di tila azola chi sta alla porta della sagrestia.

221. Item una campanella piccola.

222. Item una coppa di ramo di foco.

223. Item li panni chi stanno sopra la banca cioè uno di rafia et l’altro di cutra.

224. Item quindici pezzi di libra che servino alla ecclesia uno nominato antifonali uno nominato festivo antifonali dominicali uno nominato graduario dominicali et festivo graduali sanctor un altro graduario dominicali novo un altro antifonali dominicali festivo novo uno salterio novo uno breviali grandi novo uno messali con la in forma di velluto torchino quatri missali usati dui missali novi..

225. Item una faxa di sita tessuta lavorata di oro.

226. Item una cordella di tila et sita nigra.

Robbi trasuti in l anno 1588 nella segia di li Signor Hernan peres de penago et compagni.

227. Item un tappeto di lana fino chi mandao lo Signor don Petro di Lena.

228. Item uno monchilio di raso russo stampato

229. Item uno cortinagio di tabi morato piccolo.

230. Item uno cortinagio di tila morato piccolo.

231. Item una faldetta di velluto lavorata.

232. Item tri tovagli di tila di diversi coluri.

233. Item sei muccaturi di diversi coluri.

234. Item dui tili.

Testes

Perpetua attendere ett.IuramentaTestes Don Lucianus di Milano et Giulianus Zangara

A. S. Pa., Notaio Manso Francesco, vol. 7987, Notai defunti I stanza, cc. 51 r. – 64 v.

Doc. II

1646, novembre 25, Palermo

Inventario dell’argento e diversi giogali della Venerabile Confraternita et Chiesa di S. Maria di Piedigrotta nella marina di questa Felicissima città di Palermo quali tutti tiene in consegna il Reverendissimo Sacerdote Ottavio Cucurca e Cappellano Maggiore di suddetta chiesa d’ordine della visita arcivescovile e dei suoi vicari generali tanto di felice memoria quanto anco dal presente vicario generale in sede vacante, stando in discorso di visita nelli anni scorsi 19 novembre 1622    come ancora di propria e spontanea volontà del Cucurca di carico della sua coscienza contato altro inventario concesso sotto lì 22 maggio 1638 e dal suddetto Cucurca  sotto scritto, come prese in discorso di visita fatta dal Reverendissimo Don Maurizio Bargellini firmato pure dal suddetto Cucurca sotto li 6 giugno 1643 e finalmente oggi in discorso di altra visita capitolare avuta dalli Reverendissimo cancellieri visitatori di ordine del suddetto Vicaro Generale sede vacante  lì 25 novembre 1646 firmato pure dal suddetto Rev. di Cucurca cioe.

1. In primis una cappa di tabbi di argento bianca foderata di taffita color d’oro con fasce di terzanello incarnato guarnita di gallone, guarnita larga, di oro fino attorno la cappa e tre scocche di zagarella asperinata con due mascheronetti di argento fino di gettito di peso onza una scarsa.

2. Item una cappa di domaschello nero usata foderata di tela nera con gallone e frinza ….a color d’oro  con due crocchetti di marchesita.

3. Item una cappella bianca per la messa cantata cioe pianeta e due tonicelli, la pianeta di tabbi fiorito lavorato, di oro gallonata tutta di gallone di oro fino ad una faccia foderata di tirzanello incarnatino nuovo con sua borsa e sopra calice del medio drappo guarnito di guarnazione d’oro a fiori alla pittoresca col Santissimo nome di Gesù nel mezzo come pure li due tonicelli di tela d’argento lavorati annichi bianchi novemente restaurati e gallonati tutti di gallone d’oro ad una faccia foderati di taffita a color d’oro usato con zagarelle fettuccie.

4. Item altra cappella di velluto cremesino col coccio usata, e novamente restaurata cioe la pianeta foderata di tela di malva color verdeggia con zagarelle fettucce gallonati tutti di gallone d’oro falso colli scuti di raso liscio color di perla riccamati di pittura a sugo d’erbe .

5. Item una cappa ed un remario, cioe pianeta e tonicelli negri, la cappa negra antica di domaschello foderata di tela negra gallonata di seta color d’oro con due crochetti di marcasita, la pianeta ed i tonicelli nuovi di filetta nera foderati e gallonati di gallone bianco di seta e con sue zagarelle fittuccie bianche e borsa consimile.

6. Item una pianeta di asperino rossa usata foderata di tirzanello acquamarino con sua borsa consimile gallonata tutta di gallone di argento fino.

7. Item una pianeta usata di tila di oro bianca e russa ingallonata di gallone di oro fino con sua borsa consimile foderata di tela di malva color di perla.

8. Item altra di tabbi asperinato di argento rossa usata con suo gallonetto d’oro con borza consumata e foderata.

9. Item altra di domaschello rossa usata foderata di mezzo terzanello color d’oro con borza consimile gallonata di gallone di oro fino.

10. Item altra di asperino incarnato con gallone d’oro attorno a borza consimile foderata di terzanello acquamarino.

11. Item una pianeta di tiletta falsa violata ed uno stallone del medio drappo gallonati di gallone color di cassia con borza consimile raccamata fatti unita con la cappella e ternario nero.

12. Item altri due pianeti di domaschello violati guarniti di gallone di seta a color d’oro foderati di tela di malva verde e tirzanello giallo con suoi borsi co simili stoli e manipoli.

13. Item altra di domasco carmisino usata con gallone attorno di  seta di color d’oro e e borsa foderata di tela vecchia.

14. Item altra di damasco nero con gallone di seta bianco foderata di tela di malva con borsa consimile vecchia.

15. Item altra pianeta foderata di tabbi di argento bianca gallonata d’oro con sua borsa stola e manipolo vecchia.

16. Item altri due consimili di alastra fiorita col fondo verde foderati di tela di malva color di perla guarniti tutti due di zagarella verde ed oro di Napoli con sue borze consimili usati.

17. Item altra di damasco bianca vecchia con gallone di seta color di oro foderata di tela di malva incarnata usata olim fatta da Agostino Locatto.

18. Item altra di tabbi di argento fatta dalla cappa vecchia con colonne nuove di domasco di argento e con gallone di seta attorno color d’oro foderata di tela di malva color di oro con una borza vecchia.

19. Item altra di amuel fiorato carmescino col coccio lavorata a marzonetti foderata di terzanello acquamarino con sua borza e sopra calice del medio drappo guarniti tutti di guarnizioni di argento fino che ha il sopracalice, quale è foderato.

20. Item altra di damasco verde foderata di tela verde con sua borza consimile e gallonato attorno, vecchia.

21 Item n. quattro paviglionetti del deposito cioe due grandi per quello dell’altare maggiore ed altri due per il deposito portatile per le cappelle, li due grandi, uno nuovo d’ancel fiorito carmescino ondiato col coccio foderato di terzanello fasciato incarnato verde e bianco guarnito di guarnizione di oro fino con scocca incarnata nel mezzo con cannitiglio d’argento ed altro di velo russo a fasce foderato di scarlatina guarnito di guarnizione bianca con scocca verde nel mezzo ed oro e li altri due piccoli uno nuovo di raso liscio color di perla riccamato di oro ed argento fino foderato di tirzanello incarnato e l’altra di lana asperinata foderata di taffita giallo.

Palij

22. In primis un palio dell’altare maggiore riccamato di fiori alla pittoresca sopra tabbi bianco d’argento con friscio nel mezzo tutto d’oro fino ed al piede nel mezzo di sotto con una fontana puri riccamata d’argento e seta acquamarina.

23. Item altro per l’altare maggiore di brocato rosso con friscio nel mezzo riccamato d’oro e l’impronta di nostra Signora della Pietà in mezzo. Vecchio.

24. Item altro paio dell’altare maggiore d’amuel fiorito carmiscino col coccio uguale del Paniglionetto senza guarnizione altro negro di comaschetto con gallonetto e frinzone di seta color d’oro in mezzo. Vecchio.

25. Item altro per l’altare maggiore di vellutino lavorato verde con frinzone di seta verde. Vecchio.

26. Item altro per l’altare di domasco violato usato con gallone attorno di seta e frinzone in mezzo color di cassia.

27. Item altro per l’altare di domaschello verde usato con frinza verde. Vecchio.

28. Item altro per l’altari maggiore di raso fiorito bianco e russo con la barca riccamata di argento. Vecchio.

29. Item altro palio di caramandola lavorata russa con fondo bianco con gallone di seta bianca attorno, vecchio.

30. Item un altro palio di tela di argento lavorato bianco vecchio con guarnizione di argento nel mezzo fina vecchio.

31. Item altro di asperino di argento color di fuoco toccato con gallone e guarnizione di argento in mezzo usato.

32. Item altro di raso fiorito di diversi colori per la grotta con gallone e guarnizione di oro fino in mezzo. Vecchio.

33. Item due palij non pinti a sugo d’erbe uno cioe dipinto sopra raso liscio col Padre San Giuseppe col Santissimo Bambino Gesù a mano destra e l’altro dipinto su tela bianca colla figura in mezzo di S. Leonardo.

34. Item altro palio di raso fiorato a colonna col friscio in seta di terzanella violato gallonato di seta vecchio.

35. Item altri otto palij di imborcatello di Messina usati bianchi gallonati di seta a color d’oro e bianco. Vecchi.

36. Item altro palio di velluto carmiscino e raso liscio giallo pezzato gallonato di seta. Vecchio.

37. Item altro di domaschello cangiante, vecchio, russo e verde con galloni di seta attorno color d’oro.

38. Item altri due palij usati d’imborcatello russo e bianco col friscio tessuto di oro.

39. Item altro di domaschello russo con figura di seta a color d’oro, usato.

40. Item altro per le cappelle uguale a quello dell’altare maggiore con gallone bianco attorno.

41. Item altri due palij di domaschello violati con frinzetta di seta color d’oro uno chiaro e l’altro più chiuso.

42. Item altro di lilla a colonna bianco e russo con la frinza d’oro fino in mezzo.

43. Item tre paliotti per la grutticella di drappo a fiammetta usati e guarniti di guarnizione di oro piccoli e vecchi.

44. Item due portali d’ambrocatello russi color d’oro con passamano di seta attorno usati foderati di tela rossa vecchi.

45. Item un taffita grande violato per la cappella del Santissimo Crocifisso nuovo ed altro usato per l’altare maggiore per la settimana santa.

46. Item un baldacchino e stennardo di tarzanello bianco vecchi e guarniti di frinzetta color d’oro e bianco attorno vecchi e fracidi.

47. Item una tovaglia di sopraspalle per la deposizione di seta ed oro di Messina lavorata con uccelli. Vecchia.

48. Item  altra di seta russa  per supra l’altare maggiore. Vecchia.

49. Item altra violata di seta sopra le spalle.

50. Item una cometa grande fetta per le tavole delle credenze esistente all’altare maggiore con saja scarlatina e guarnita di terzanello acquamarina.

51. Item uno tappeto grande di panno russo usato foderato di tela grossa e bianca per l’altare maggiore. Vecchio.

52. Item una sedia di noce torniata ed intagliata vestita di brocato carmiscino per la messa cantata con sue braccia.

53. Item n. 8 corporali guarniti di guarnizione stretta.

54. Item diversi sopracalici di diversi colori di seta domascati con frinzette d’oro all’estremi.

55. Item altri cinque sopracalici usati violati.

56. Item n. 24 tovagli e tovaglioli usati.

57. Item due tovagli di tela bianchi per l’incancellata guarniti di guarnizione.

58. Item cammisi con suoi ammitti e cingoli guarniti di guarnizione.

59. Item un cammiso novo di tela di cassaro con sua guarnazione di orlato lavorato.

60. Item un ombrello di drappo di terzanello fiorato.

61. Item una campana mezzana con 6 campanelli di bronzo per le messe.

62. Item un pomo di croce grande di rame dorato.

63. Item una pace di rame dorato coll’impronta di nostra Signora della Pietà.

64. Item n. 6 campari cioe n. 5 di rame giallo delli quali due sono alla romana per l’altare maggiore altri due piccoli di rame siciliani nella grotta altro ordinato posto alla cappella del SS. Crocifisso ed altro di stagno di fiandra con catinelle di rame.

65. Item un aspersorio piccolo di bronzo.

66. Item un crocifisso antico di bronzo supra un monticello di noce posto alla cappella di S. Michele Arcangelo.

67. Item un crocifisso di rame dorato colla croce e piedistallo d’ebano nero.

68. Item missali n. 5 due novi e tre usati.

69. Item n. 5 libri grandi di contofermo.

70. Item missali per defunti n. 2.

71. Item n. 4 torceri di legno dorati cioe due grandi e due piccoli per l’altare maggiore e li altri cappelle.

Quadri

72. Item un quadro coll’imagine di San Francesco di Paula con cornice di noce grande.

73. Item un SS. Crocifisso nuovo con croce di noce con quadretto di nostra signora della Pietà.

74. Item n. 7 banchetti con suo spallone di fago e noce.

75. Item un quadro grande di nostra Signora dipinto sopra tavola.

76. Item altro mezzano coll’imagine di nostra Signora di Montesanto con cornice di noce.

77. Item altro quadretto di nostra Signora ed ai lati San Sebastiano e San Rocco.

78. Item altri due quadretti con canti francesi posti sopra li fonti dell’acqua benedetta.

79. Item altri due quadri posti sopra le porte in fronte… di Maria.

80. Item altri due quadri mezzani esistenti con cornici dorati.

81. Item uno stendardo di pittura a due facci per uscire alla raccolta delli picciotti per la dottrina cristiana.

82. Item tre metriati per la porta della chiesa per esentarla dal vento ed acqua con suoi ferramenti.

83. Item uno pulpitino di pioppo e castagno con sua scalonera di tavola e n. quattro scali cioe una grande ed altri due mezzani.

84. Item tre confessionari con suoi toppi a chiave.

85. Item un paro di pontaloni grandi pil cappellano di seta cangiante di carmescino guarniti di gallone a color di cassia e foderati di tela rossa.

Argento

86. In primis un ostensorio grande retto sicillato con testi di serafini al piede col torno al lunetta di peso libre otto.

87. Item un ancensiero e navetta con sua cocchiarina esclusa col coppitello dove ha il fioco di peso di lordo col ferro di detta coppa 46 quattro ed oncia tre.

88. Item un sichietto fatto a barriletto con sua spogna soi aspersorio tutti d’argento di peso libre due ed onci due.

89. Item quattro candileri alla romana sicillati di peso libre sei ed oncia una.

90. Item una pisside tutta d’argento dorata dentro di peso libra una ed oncia due.

91. Item un gran di carta di gloria colla cena nel mezzo ed imagine della grande Signora della Pietà foderati di tavola in tre pezzi di peso compresa la tavola libre sette ed onci sei.

92. Item una taddena traforata e sicillata posta supra al SS. Crocifisso di peso once otto e mezza.

93. Item una corona a mezza luna per l’Immacolata Signora di peso once sette e trappisi tre.

94. Item un piattiglio coll’imagine di nostra Signora della Pietà e nome di Giuseppe Tarantino di peso oncia cinque e trappisi tre.

95. Item un campanello d’argento per la messa di peso once quattro e q.ti tre.

96. Item un piatto di acquamano per la credenza dell’altare maggiore di peso libre tre ed once undici coll’armi del benefattore.

97. Item un perpetuino con la croce di sopra di peso onci quattro e trappisi ventidue.

98. Item una sottocoppina col cornecchio d’argento pil vaso di cristallo per purificare le ostia, di peso once cinque e trappisi nove.

99. Item due chiavi d’argento dorati per li depositi di peso once una ed un quarto.

100. Item un reliquiario  col piede lavorato d’argento di peso libra una onci sei e mezzo con reliquia dentro cioe il velo di Santa Rosalia, S. Lorenzo martire e S. Ottavio con una croce colla punta con la reliquia del legno della Santissima Croce di peso onci quattro e trappisi tredici.

101. Item due calici d’argento sicillati lavorati coll’imagine di nostra Signora della Pietà dorati patene dorati di peso libre sei ed once novi.

102. Item altri dui con sue patene di peso libre quattro ed once due.

103. Item altro per la giornata con sua patena liscia di peso libre una ed once otto e mezza.

104. Item un ostia di argento coll’imagine del SS. Crocifisso. Dorato di peso trappisi dodici per tabbernacolo.

105. Item due raij di peso onci tre e trappisi venti uno.

106. Item quattro para di bottonelli di argento per li cammisi, tre torniati ed uno traforato.

Argento dentro la grotta

107. Item una curuna di argento con pietre false posta a nostra Signora di peso once undici.

108. Item una raja di argento posta a nostra Signora di peso once due e mezza.

109. Item uno paro di pendagli d’oro con vinilli ed una crocchiola di rame di peso onci due e mezza.

110. Item una croce di malta smaltata di rame.

111.Item una corona burinata ed altra coronella posti alla signora della Grazia di peso once undeci e mezza.

112. Item un anello d’oro con pietra grossa di amasito falso di peso…..

113. Item miracoli consistenti in braccia cocchia ed altri n. 15 pezzi di peso onci undici e mezza.

114. Item un lampione piccolo di peso once otto.

115. Item due coroni d’ambra fina grossa e due guleri.

116. Item altri tre guleri una di corallo fino e l’altra di granatino ed altra di coralluri.

117. Item altri due coroni una d’ambra e l’altra di granatino posti a nostra Signora della Grazia.

118. Item altri due guleri di coralli piccoli.

119. Item un paro di pendagli di filograno con pietri falsi.

120. Item un reliquiario a quadretto di osso di tartuca col suo cristallo innanzi peno di reliquie.

121. Item altro quadretto di foglie alla romana dorato, del E. di Cucunza SS. Marie divitorio.

122. Item n. dodici candileri grandi per l’altare maggiore fatti dalli sei candileri a croce antichi sicillati coll’impronta della B. V. di una facci, altra col SS.mo nome di Maria ed altra il millesimo di peso tutti libre sessanta sei onci setti di netto a lordo libri 136.

123. Item n. setti lamperi uguali d’argento di bolla nuova restati all’anno 1622 sicillati con catinelle di argento di peso libre ventitre ed once dieci.

124. Item n. cinque lamperi cioe due grandi per l’altare maggiore e tre consimili alli sopradetti setti sicillati con catinella di eso libre ventitre.

125. Item n. sei vasi grandi per l’altare maggiore con li manichi pure d’argento sicillati di peso netto libre undeci oncia due e mezza.

126. Item un crocifisso di noce quale tingono in potere li rettori di nostra chiesa, con chiodi, titolo e diodema e scrofinetti d’argento.

127. Item uno stennardo grande per le processioni di brucato di argento bianco lavorato col fondo color d’oro con suoi giummi e cordini di seta.

128. Item n. 10 sacchi ed altri tanti visere usate per le processioni.

Ottavio Cucurca Cappellano Maggiore

A.D.Pa., Sacra visita del 1647, vol. 1175, cc. 214r. – 220v.

  1. G. SPATRISANO, La Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta. Studi e rilievi, Palermo 1936, p. 10. []
  2. O. CAIETANO, Raguagli delli ritratti della San­tissima Vergine Nostra Signora più celebri, che si rive­riscono in varie Chiese nell’isola di Sicilia. Aggiunta­vi una breve relazione dell’Origine e miracoli di quel­li. Opera postuma del R. P. Ottavio Caietano della Compagnia di Giesu. Trasportata nella lingua Volgare da un Devoto Servo della medesima Santissima Vergine. E cresciuta con alcune pie meditazioni sopra ciascun passo della vita della medesima, Palermo 1664, rist. anast. Palermo 1991, p. 99. Per tale argomento cfr. anche M. C. DI NATALE, Ave Maria: la Madonna in Sicilia, immagini e devozioni, Palermo 2003, p. 38; M.C. DI NATALE, Cammini mariani per i tesori di Sicilia, II parte, in “Oadi” Rivista dell’Osservatorio per le arti decorative in Italia, n. 2, dicembre 2010. []
  3. A. MONGITORE, Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo, 2 voll.,  Palermo 1719-1720, vol. I, p. 372. []
  4. A. MONGITORE, Le Confraternite in Storia sacra di tutte le chiese, conventi, monasteri, ospedali ed altri luoghi pii della città di Palermo. Ms. Qq E 9, ff. 45 – 52, sec.XVIII, BCP, f. 45. []
  5. Ibidem. []
  6. A. MONGITORE, Palermo divoto…, 1719 – 1720, vol. I, p. 373. []
  7. Ibidem. []
  8. A. MONGITORE, Le confraternite, in Storia sacra…, sec. XVIII, f. 47; E. Villabianca, Il Palermo d’oggigiorno, vol III, p.414; ora in G. Di Marzo (a cura di), Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, seconda serie, vol. III, Palermo 1873 – 1874. L’originale della Bolla papale si conservava nell’Archivio della Chiesa. []
  9. Ibidem. Si veda anche F. Lo Piccolo, Confraternita di S. Maria di Piedigrotta, in Le confraternite dell’Arcidiocesi di Palermo: storia e arte, Palermo 1993, scheda n. 54, p. 302. []
  10. Sull’architetto cfr. R. SINAGRA in L. SARULLO, Dizionario degli artisti siciliani, vol. I, Architettura, Palermo 1993, ad vocem. []
  11. G. SPATRISANO, Architettura del Cinquecento in Palermo, Palermo 1961, p. 135. []
  12. U. DI CRISTINA – G. TROMBINO in L. SARULLO, Dizionario…, vol. I, Architettura, 1993, ad vocem. []
  13. G. SPATRISANO, Architettura…, 1961,  pp. 135 – 136. []
  14. G. PALERMO, Guida istruttiva per Palermo e i suoi dintorni, quinta giornata, Palermo 1858, p. 718. []
  15. A. MONGITORE, Le confraternite, in Storia sacra…, sec. XVIII, f. 50. []
  16. A. MONGITORE, Le confraternite, in Storia sacra…, sec. XVIII, f. 50. []
  17. A. MONGITORE, Palermo divoto..., 1719 – 1720, p. 373; G. Palermo, Guida istruttiva …, 1858, p. 719. []
  18. A. MONGITORE, Ibidem. Il Viceré di Sicilia, conte di Albadalista, si recò nel novembre del 1590 a Messina per affari di governo. Nel pomeriggio del 15 dicembre del 1590 ritornò a Palermo e tutta la nobiltà salì sul ponte di legno, da tempo costruito presso la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, per rendere il dovuto omaggio a sua Eccellenza.  Il ponte improvvisamente crollò e travolse tutte le persone che vi erano sopra. Molti persero la vita ma altri, come il conte di Albadalista, si salvarono e si sentirono miracolati per intervento della Vergine. Cfr. G. DI MARZO (a cura di), Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, diari della città di Palermo, dal secolo XVI al XIX, vol. I, Palermo 1869, pp. 124-125; R. LA DUCA, Il crollo del ponte a Piedigrotta in “Giornale di Sicilia”, 27 ottobre 1976, ora in R. LA DUCA, La città perduta, vol. IV, Palermo 1978, p. 91. []
  19. A. MONGITORE, Le confraternite, in Storia sacra…, sec. XVIII, f. 50. []
  20. Ibidem. []
  21. T. VISCUSO, in L. SARULLO, Dizionario…, vol. II, Pittura, 1993, ad vocem. []
  22. R. LA DUCA, La città..., 1978, p. 91. []
  23. Ibidem. []
  24. A. MONGITORE, Le confraternite…, in Storia sacra…, sec. XVIII, f. 51. []
  25. Ibidem. []
  26. R. LA DUCA, La porta e la Chiesa di Piedigrotta in “Giornale di Sicilia”, 1 giugno 1973. Ora in R. La Duca, La città perduta, vol. III, Palermo 1976, p. 7. []
  27. Ibidem; E. TOCCO, Guida alla Sicilia che scompare, Milano 1969, p. 224. []
  28. S. BERTOROTTA, Bombardate Palermo, Palermo 2008, p. 165. []
  29. E. TOCCO, Guida…, 1969, p. 224. []
  30. S. BERTOROTTA, Bombardate…, 2008, p. 166. []
  31. P. PALAZZOTTO, Un museo di Palermo en plein air. Frammenti di storia allo Spasimo di Palermo , in “Per salvare Palermo”, n. 11, gennaio-aprile 2005, pp. 34-37, p. 37. []
  32. A.S.Pa, Notaio Manso Francesco I, vol. 7987, Notai defunti I stanza, ff. 51 r. – 64. v.; cfr. doc. I, infra. []
  33. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 1-45; cfr. doc. I, infra; Per queste tipologie di gioielli siciliani cfr. M.C. DI NATALE, Gioielli di Sicilia, Palermo 2000, rist. 2008. []
  34. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 46-57; cfr. doc. I, infra. []
  35. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 58 – 66; cfr. doc I, infra. []
  36. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 67 – 86; cfr. doc I, infra. []
  37. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 88 – 98; cfr. doc I, infra. []
  38. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 99 –  159; cfr. doc I, infra. []
  39. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 160 – 175; cfr. doc I, infra. []
  40. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7987, nn. 175 – 234; cfr. doc I, infra. []
  41. A.S.Pa., Notaio…, vol. 7988, ff. 81r. – 34 v; A.S.Pa., Notaio…, vol. 8005, ff. 64r.-73r. []
  42. A.D.Pa., Sacra visita, del 1647, vol. 1175, ff. 214r. – 220v.; cfr. doc II, infra. []
  43. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn. 1 – 21; cfr. doc. II, infra. []
  44. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn. 22 – 45; cfr. doc. II, infra. []
  45. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn. 46 – 71; cfr. doc. II, infra. []
  46. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn. 72 – 85; cfr. doc. II, infra. []
  47. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn.  86 – 106; cfr. doc. II, infra. []
  48. A. MONGITORE, Le confraternite, in Storia sacra…., sec. XVIII,f. 50. []
  49. A.D.Pa., Sacra visita, vol. 1175, nn.  106 – 128; cfr. doc. II, infra. []