Editoriale

di Enrico Colle e Maria Concetta Di Natale

Ci auguriamo che la pubblicazione del ventiduesimo numero di OADI in un periodo così difficile possa rappresentare per i lettori un elemento di ritrovata consuetudine in un contesto ormai dominato tanto da cambiamenti rapidi e radicali quanto dal senso di angoscia ed impotenza a cui l’emergenza pandemica ci ha abituato. Allo stesso tempo, però, la pubblicazione regolare della rivista, insieme alle altre attività dell’Osservatorio per le Arti Decorative in italia “Maria Accascina”, ha sempre rappresentato per noi il modo più efficace per mantenere un legame con la comunità di studiosi del settore, esigenza che, specialmente adesso, avvertiamo in modo particolarmente intenso. In questo numero Giovanni Boraccesi studia le suppellettili liturgiche del XV e XVI secolo rinvenute nella Diocesi di Tricarico, portando avanti la sua ricerca già avviata da tempo. Paola Venturelli analizza le stime e i prezzi delle opere in pietre dure che figurano nell’inventario Gonzaga del 1626-1627, mettendo in evidenza come quelle di Arte Decorativa siano valutate maggiormente rispetto ai dipinti. L’articolo di Gaetano Giannotta passa in rassegna opere che, per vari motivi, non si trovano più nelle loro sedi originarie e che sono oggi custodite nelle parrocchie di nuova costruzione della città di Palermo. Maria Teresa Sorrenti esamina un corpus di arte sacra realizzato nel territorio reggino tra XVI e XVIII secolo, sottolineando i rapporti artistici tra Calabria e Sicilia in quel periodo. Attraverso lo studio dei manoscritti di Salvatore Renda Pitti, Lisa Sciortino ricostruisce gli acquisti effettuati dal collezionista in diverse case d’asta nel tempo. Paolo Torriti propone un catalogo delle suppellettili liturgiche dell’oratorio dei Santi Rocco e Giobbe di Siena. Ferruccio Botto prende in esame il Tabernacolo della Concezione nella cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore, esempio particolarmente efficace del gusto neogotico a Firenze. Elvira D’Amico analizza alcuni manufatti tessili inediti del Liberty palermitano. Il Fondo Gilardet di cammei custoditi presso il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma è oggetto dell’articolo di Valentina Filamingo. Rita Pellegrini, infine, propone uno studio dell’ostensorio della cattedrale di Como realizzato da Stanislao e Cornelio Borghi nel 1932. Completano il numero due recensioni di Lucia Ajello e Anita Paolicchi su altrettante interessanti novità editoriali. A tutti i nostri lettori i migliori auguri di un sereno periodo natalizio e di un anno nuovo che ci consenta finalmente di rincontrarci, tutti insieme.