Editoriale

di Enrico Colle e Maria Concetta Di Natale

Il sedicesimo numero di OADI – Rivista dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia si apre con un saggio di Simone Picchianti, collaboratore del Museo Stibbert di Firenze, istituzione culturale con cui l’Osservatorio ha in atto una proficua partnership editoriale. Il saggio espone i risultati della ricerca archivistica condotta dallo studioso sulla bottega di Francesco di ser Andrea di ser Bene, armaiolo fiorentino degli inizi del XV secolo. Michela Giuntoli studia il dossale intarsiato proveniente dal monastero benedettino di Sant’Apollonia di Firenze, opera quattrocentesca che, anche a causa del suo stato di conservazione, non era stata finora oggetto di uno studio esaustivo. Il busto reliquiario di San Massimo d’Aveia realizzato dopo il 1431 da Nicola di Guardiagrele è oggetto del saggio di Sante Guido. L’opera fa parte dei manufatti recuperati dalla Cattedrale di L’Aquila dopo il tragico terremoto del 6 aprile 2009. Camila Amoros propone uno studio scientifico dell’ex voto di Anichino Corso, opera del 1447 dell’orafo fiorentino Rinaldo Ghini. Sergio Intorre aggiorna il catalogo delle opere trapanesi in corallo circolate nel mercato internazionale dell’arte. Fabrizio Tola studia le opere legate alla devozione per Santa Rosalia giunte in Sardegna nel contesto dei continui scambi culturali tra le due grandi isole del Mediterraneo. Attraverso lo studio scientifico della statua di San Ferdinando d’Aragona di Pietro Patalano realizzata nel 1716 per la chiesa dell’Annunziata di Dragoni, Salvatore Squillante ricostruisce il contesto di alcune tra le principali botteghe napoletane del periodo. Benedetta Montevecchi propone i risultati della ricerca scientifica sugli orafi di Sant’Angelo in Vado e sulla loro produzione di Età Moderna. Attraverso lo studio di alcuni esemplari inediti realizzati a Palermo tra il XIX e il XX secolo Elvira D’Amico prende in esame la tecnica del ricamo con perline veneziane. Giovanni Felle nel suo saggio studia il mobilio di una camera da letto realizzato alla fine del XIX secolo da Valentino Panciera Besarel, ripercorrendo le fasi salienti della sua produzione. Le ceramiche del Caffè Irrera di Messina realizzate intorno alla metà del XX secolo sono oggetto dello studio Anna Maria Ruta. Chiude l’elenco degli articoli il saggio di Bianca Cappello, che studia la storia del gioiello fantasia in Italia. Questo numero è ulteriormente arricchito da una recensione di Antonella Capitanio su due importanti inziative in ambito toscano, una editoriale, l’altra espositiva, inerenti la storia del tessuto. Concludiamo ringraziando gli autori, i collaboratori e i sempre più fedeli e numerosi lettori e porgendo loro i più sentiti auguri di buone feste.