Editoriale

di Maria Concetta Di Natale

OADI Rivista conclude il suo settimo anno di pubblicazione con alcune importanti novità: si sta infatti ampliando lo spazio delle collaborazioni con Istituzioni esterne, con l’inserimento di realtà museali nazionali che si occupano principalmente di arti decorative, primo fra tutti il Museo Stibbert di Firenze diretto da Enrico Colle. Questo determina un ampliamento del Comitato Scientifico e dei referee e l’accrescimento della visibilità nelle principali banche dati di periodici del settore, oltre ad un arricchimento dei contenuti trattati. Grazie alla collaborazione con Unipa Press, inoltre, è adesso possibile ordinare copie stampate dei numeri della rivista, che potranno naturalmente continuare ad essere scaricati in pdf gratuitamente dal sito, come è stato finora. Per quanto riguarda i contenuti di questo numero, il primo articolo di Paola Venturelli studia il Liber magne nobilissime et notabilissime curie, che contiene l’inventario dei beni relativi alle quadruplici nozze Gonzaga avvenute il 2 febbraio 1340 a Mantova. Sergio Intorre prosegue la sua ricerca sulle opere trapanesi in corallo vendute all’asta prendendo in esame quattro magnifici esemplari recentemente battuti da Sotheby’s. Alessandra Pasolini tratta della presenza di orafi e argentieri siciliani in Sardegna tra XVII e XVIII secolo. Gabriele Guadagna propone uno studio sui tabernacoli in lapislazzuli a Palermo tra la fine del ‘500 e la fine del ‘700. Maurizio Vitella pubblica due documenti inerenti il reliquiario a statua d’argento di San Nicasio di Caccamo recentemente restaurato. Roberta Cruciata studia un argomento finora poco indagato, la presenza di paramenti sacri di manifattura siciliana sull’isola di Malta. Elvira D’Amico pubblica uno stendardo ricamato siciliano del 1741 e Giovanni Boraccesi prosegue la sua ricerca sugli argenti liturgici delle chiese delle isole greche occupandosi qui di Agapi, Kechros e Potamia. Leonardo Pisciotta propone uno studio sulla rivista “Il Vapore”, pubblicata a Palermo a partire dagli anni ’30 dell’Ottocento. Il Canonico Mondello e il suo testo sul Tesoro della Madonna di Trapani è invece l’argomento del mio contributo. Chiude il numero Andrea Basana, che prosegue la sua ricerca sulla ditta dei Fratelli Testolini, studiandone gli arredi umbertini.