Editoriale

di Maria Concetta Di Natale

Questo numero di OADI Rivista, giunta al settimo anno di pubblicazione, si apre con un intervento di Bettina Schindler sul restauro scientifico del dittico di Anicio Probo, opera in avorio del V secolo d.C. raffigurante l’Imperatore Onorio e custodita presso il Museo della Cattedrale di Aosta. Rita Pellegrini studia un gruppo di suppellettili liturgiche in argento realizzate da artisti palermitani tra il XVII e il XVIII secolo e custodite in Valchiavenna, dove arrivarono attraverso il processo migratorio che interessò l’Alta Lombardia occidentale tra Quattrocento e Ottocento. La riscoperta della Galera d’Argento del Santuario di Santa Rosalia è oggetto dello studio di Salvatore Mercadante, che ne ricostruisce le vicende attraverso l’analisi degli inventari custoditi presso l’Archivio Storico Diocesano di Palermo. Il restauro scientifico recentemente effettuato da Sophie Bonetti di un presepe mi ha offerto lo spunto per una riflessione sui presepi trapanesi del XVIII secolo, significativi per tipologia e livello di esecuzione. Lo studio di una particolare tecnica artistica che consentì tra XVII e XVIII secolo l’inserzione di occhi vitrei nelle statue in legno o in cera di soggetto religioso fornisce a Giuseppe D’Anna e Mauro Sebastianelli lo spunto per un approfondimento sul restauro scientifico di manufatti di questo tipo. Giovanni Boraccesi studia gli argenti della chiesa di S. Nicola di Bari e del Palazzo Vescovile dell’isola greca di Tinos. Ignacio José García Zapata propone uno studio sull’argentiere milanese Carlo Zaradatti, giunto a Murcia nell’ultimo quarto del XVIII secolo. Ciro Muscarello e Mauro Sebastianelli pubblicano qui un saggio sullo sviluppo e sulle tecniche di costruzione dei modelli architettonici, che oggi costituiscono un’importante testimonianza del variare degli stili nel tempo. Paola Venturelli ricostruisce la figura e l’opera di Paolo Neri, abile intagliatore attivo a Roma nel XIX secolo. Andrea Massimo Basana studia le porcellane della ditta Fratelli Testolini, nata a Venezia a metà del XIX secolo e attiva fino agli inizi del Novecento. Chiude questo numero il saggio di Elvira D’Amico, che studia alcune collezioni di abiti tra XIX e XX secolo custodite presso le ville liberty di Milazzo. Nella sezione Recensioni, inoltre, Lucia Ajello presenta il catalogo digitale degli argenti del Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid di Javier Alonso Benito. Nel ringraziare gli autori, i referee e quanti contribuiscono alla realizzazione di OADI Rivista, auguro a tutti buone vacanze.