Abstract

Serena Franzon
Il fermaglio con l’angelo nel Quattrocento: ricerche e confronti tra pittura e scultura

L’analisi del fermaglio con l’angelo, gioiello diffusissimo in Italia soprattutto nella seconda metà del XV secolo, offre all’autrice la possibilità di analizzare questo elemento del costume da varie prospettive, mettendo in luce i reciproci rimandi tra le arti figurative e quelle applicate.

Serena Franzon
The clip with the angel in the fifteenth century: research and comparisons between painting and sculpture

The author studies the clip with the angel, jewel widespread in Italy especially in the second half of the fifteenth century, from various perspectives, highlighting the reciprocal connections between the figurative and the applied arts.

Antonella Capitanio
Leather as temporary furniture

Anche i parati di cuoio erano usati quale arredo mobile, e ricercati come apparati d’occasione nelle corti rinascimentali italiane. Ne è dimostrazione la richiesta che il 17 maggio 1500 Isabella Gonzaga fece in una lettera al padre Ercole I d’Este: «Per honorare el mio felice parto, prego Vostra Celsitudine che me voglia servire del suo aparamento de coramo d’ oro per coprire una camera», interessante spunto per questo contributo.

Antonella Capitanio
Leather as temporary furniture

Even the leather-hangings were used as temporary furniture sought-after for display in the Italian Renaissance courts. Proof of this is the demand that Isabella Gonzaga asked her father, Ercole I d’Este, on May 17th 1500, to lend her a gilt leather-hanging set to adorn a reception-room for the celebration of her first son’s birth, interesting starting point for this article.

Paola Venturelli
Una tavoletta da soffitto del Museo Civico di Crema (inizi del XVI secolo). Tra gli artisti cremaschi e i leonardeschi milanesi

Il Museo Civico di Crema conserva tra le sue opere anche alcune tavolette da soffitto dipinte, un genere di produzione seriale sviluppatosi con grande intensità nel Nord Italia durante il Rinascimento. L’autrice ne studia in particolare una, recante il profilo di un giovane gentiluomo dai tratti vigorosi.

Paola Venturelli
A ceiling tablet of the Museum of Crema (early sixteenth century). Among the artists from Crema and  Leonardeschi from Milan

The Museum of Crema keeps among his works also some painted tablets from the ceiling, a kind of serial production developed with great intensity in northern Italy during the Renaissance. The author studies in  particular one of them bearing the profile of a young gentleman by the vigorous features.

Cristina Del Mare
Manifatture genovesi in corallo dalla
Kunstkammer dell’Arciduca Ferdinando II d’Asburgo

L’autrice studia straordinari manufatti genovesi in corallo già parte delle collezioni di Ferdinando II d’Asburgo, Arciduca d’Austria e Conte del Tirolo (1529-1595), oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Cristina Del Mare
Genoese manufactures in coral from the Kunstkammer of Archduke Ferdinand II of Habsburg

The author investigates extraordinary Genoese artifacts in coral already part of the collections of Ferdinand II of Habsburg, Archduke of Austria and Count of Tyrol (1529-1595), now at the Kunsthistorisches Museum in Vienna.

Benedetta Montevecchi
Mobili rovereschi in ebano e avorio e un inginocchiatoio per Vittoria, granduchessa di Toscana

Il particolare apprezzamento per gli arredi in ebano e avorio da parte dei Della Rovere, Duchi di Urbino, è al centro di questo interessante articolo, che analizza anche mirabili esemplari.

Benedetta Montevecchi
Rovereschi
furniture in ebony and ivory, and a prie-dieu for Victoria, Grand Duchess of Tuscany

The particular appreciation for the furniture in ebony and ivory by the Della Rovere dukes of Urbino is at the center of this interesting article, which analyzes also admirable specimens.

Nirit Ben-Aryeh Debby
Un panorama veneziano di Costantinopoli: mappare la città

L’autrice analizza un particolare caso di studio al limite tra arte e cartografia, un ampio panorama del Seicento di Costantinopoli, disegnato dal frate francescano di origini veneziane Niccolò Guidalotto da Mondavio, oggi esposto al Tel Aviv Museum of Art.

Nirit Ben-Aryeh Debby
A venetian panorama of Constantinople: mapping the city

The author analyzes a particular case study between art and cartography, a wide panorama of Constantinople in the seventeenth century, designed by the Venetian Franciscan friar Niccolò Guidalotto from Mondavio, now at the Tel Aviv Museum of Art.

Elvira D’Amico
Un laboratorio di ricamo in corallo nella Messina del secolo XVII

L’autrice, attraverso la trascrizione di un documento del 1698 relativo alla commissione al ricamatore messinese Giacomo Mazzeo di un paliotto in corallo per il collegio gesuitico di S. Francesco Saverio, porta avanti la tesi dell’esistenza di almeno un avviato laboratorio di ricamo in corallo nella Messina del XVII secolo.

Elvira D’Amico
A coral embroidery workshop in Messina in the seventeenth century

The author, through the transcription of a document of 1698 relating to the commission of a coral frontal to the Jesuit College of St. Francis Xavier to the embroiderer Giacomo Mazzeo from Messina, carries forward the theory of the existence of at least one coral embroidery workshop in Messina in the seventeenth century.

Aria Amato – Nicola Muratore – Mauro Sebastianelli
Il paliotto architettonico ligneo del Museo Diocesano di Palermo. Studio e restauro.

L’articolo pone l’attenzione su un buon numero di paliotti lignei della provincia di Messina, di Palermo e di Trapani, analizzando in particolare quello oggi conservato presso il Museo Diocesano di Palermo, proveniente dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso all’Albergheria, da datare al primo quarto del Settecento, alla luce del recente restauro di cui si pubblicano i risultati.

Aria Amato – Nicola Muratore – Mauro Sebastianelli
The wooden architectural frontal of the Diocesan Museum of Palermo. Study and restoration.

The article focuses on a number of wooden frontals of the province of Messina, Palermo and Trapani, analyzing in particular the one now at the Diocesan Museum of Palermo, from the Church of the Holy Cross at the Albergheria, dating from the first quarter of the eighteenth century, in the light of the recent restoration.

Francesca Rapposelli
Argenti della Cattedrale di Parma

L’autrice studia il prezioso tesoro della Cattedrale di Parma, con particolare attenzione al nucleo più cospicuo delle argenterie giunteci che risale al XVIII secolo, avvalendosi di numerosi inventari e documenti d’archivio.

Francesca Rapposelli
The silver of the Cathedral of Parma

The author studies the precious treasure of the Cathedral of Parma, with particular attention to the silver dating from the eighteenth century, using a number of inventories and archival documents.

Tiziana Crivello
L’iconografia del Gesù Bambino nella ceroplastica

Argomento dell’articolo è la produzione in cera siciliana tra Settecento e Ottocento, in particolare quella riguardante la rappresentazione del Bambino Gesù, generalmente conservato entro teche, scarabattole o posto sotto campane.

Tiziana Crivello
The iconography of the Child Jesus in wax modeling

Topic of the article is the production of Sicilian wax between the eighteenth and nineteenth centuries, and in particular the representation of the infant Jesus, usually stored within display cases, scarabattole or under cloches.

Cristina Costanzo
Ettore De Maria Bergler e le Arti Decorative: uno sguardo aggiornato attraverso la scoperta di fonti inedite

Attraverso la lettura di inedite fonti d’archivio, l’autrice prende in esame l’attività di Ettore De Maria Bergler nell’ambito delle arti decorative siciliane ed internazionali contribuendo a delineare un profilo europeo dell’artista distintosi come uno dei maggiori esponenti dell’arte siciliana tra Ottocento e Novecento.

Cristina Costanzo
Ettore De Maria Bergler and Decorative Arts: an updated view through the discovery of unpublished sources

The author examines, through unpublished archival sources, the work of Ettore De Maria Bergler in the field of Sicilian and international decorative arts. The article contributes to outline an European profile of the artist who distinguished himself as one of the greatest exponents of the Sicilian art between nineteenth and twentieth century.

Anna Maria Ruta
Il Cabaret del Diavolo di Depero a Roma

Attraverso l’esame delle interessanti riproduzioni fotografiche del “Cabaret del Diavolo”, straordinario ambiente realizzato a Roma da Fortunato Depero tra il 1921 e il 1922, l’autrice fornisce nuovi spunti sulla compenetrazione tra arti figurative e arti decorative nel XX secolo e in particolare nell’ambito del Futurismo.

Anna Maria Ruta
The “Devil’s Cabaret” of Depero in Rome

The author provides new insights on the contamination between fine and decorative arts in the twentieth century and in particular in the context of Futurism. This is make possible through an examination of the interesting photographic reproductions of the “Devil’s Cabaret”, an extraordinary environment created in Rome by Fortunato Depero between 1921 and 1922.