Editoriale

di Maria Concetta Di Natale

I saggi di questo quinto numero di OADI Rivista coprono un arco di tempo che va dal IX al XX secolo, prendendo in esame opere afferenti ad un ampio spettro di tipologie. Il primo articolo è uno studio di Damiano Anedda sull’elefante eburneo della Sala Islamica al Museo Nazionale del Bargello, un pezzo degli scacchi datato al IX secolo. L’articolo di Roberta Cruciata studia l’iconografia del Beato Agostino Novello nelle arti decorative e nella cultura artistica dei secoli XIV-XIX tra Toscana e Sicilia. Sergio Intorre propone una mirata selezione delle opere più significative della scultura lignea a Naro. L’articolo di Dora Liscia Bemporad studia gli smalti quattrocenteschi dell’altare di San Giovanni del Battistero di Firenze, gettando una nuova luce sugli studi inerenti la smalteria fiorentina del periodo. Grazie alla scoperta di due documenti inediti qui pubblicati, Giovanni Travagliato attribuisce due paliotti, di cui uno identificato, del Tesoro della Cattedrale di Palermo a Giovanni Rassanelli. Elvira D’Amico pubblica due inediti quadretti a fili incollati di Marianna Elmo, ricamatrice leccese del XVIII secolo e Mauro Sebastianelli affronta la tematica del restauro scientifico relativo alle opere d’arte decorativa. Cristina Costanzo tratta nel suo articolo la tradizione dei vetri decorativi di Chicago nell’opera di Louis Comfort Tiffany e Frank Lloyd Wright. Ivana Bruno propone un contributo sui riflessi che la fortuna dell’arte normanna nell’Ottocento ebbe sul settore del collezionismo delle arti applicate, colmando una lacuna che interessava finora questo tipo di produzione artistica. Iolanda Di Natale, infine, ripercorre il contributo di Giuseppe Agnello allo studio delle Arti Decorative in Sicilia. Concludo, come sempre, ringraziando tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione della rivista e gli studiosi che, sempre più numerosi, la arricchiscono con il loro sostegno e la loro attenzione.